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Disabilità e narrazioni: si può narrare la disabilità in molti modi diversi

05 Settembre 2024

Rossella Bo, Alberto Sacchetto, "Disabilità e narrazioni – Dalla teoria ai dispositivi terapeutici”, Roma, Alpes Italia, 2024.

Al centro del libro c’è la questione della narrazione della disabilità: come viene narrata? E in che modo?
La persona con disabilità può narrarsi ed essere narrata in molti modi diversi a seconda di chi ne parla. La stessa persona con disabilità, un genitore, un operatore sociale, uno psicologo, un fratello, un nonno… ciascuno di loro parte da un prospettiva diversa, ciascuno di loro si trova sempre di fronte a un fatto che spiazza, che causa sofferenza ma che non finisce lì, non si limita a questo. Possono nascere nuove idee, nuovi modi di vedere le cose.

La psicoanalista francese Simone Korff-Sausse racconta il suo incontro con le persone con disabilità dal punto di vista di una professionista che si trova all’inizio confusa di fronte a delle persone con le quali deve trovare dei canali di comunicazione e modi di comprensione completamente diversi, canali e modi che di certo sui libri non ha trovato. Sono, secondo le sue parole “casi clinici intraducibili” che trovano una parziale soluzione non tanto in una diagnosi ma in un ascolto rivolto più che alle parole, al significato estetico, a quanto di bello e artistico si può trovare in questo tipo di rapporto.

Nel libro ci sono dei temi che ritornano, raccontati sempre da differenti punti di vista, come la prima comunicazione, il momento in cui i genitori sanno che è nato un bambino con disabilità. È un momento delicato su cui si gioca una parte consistente del futuro del bambini. 
Un altro tema ricorrente, dando per scontato la presenza delle voci dei papà e delle mamme, è anche quello dei fratelli e delle sorelle (i sibling)  che hanno un racconto decisamente originale, intrecciato com’è con le loro stesse vite.

L’ultimo capitolo è dedicato al racconto della disabilità attraverso i libri. Qui la psicologa Rossella Bo analizza 11 testi molto differenti tra loro (si va dal romanzo alla graphic novel), pubblicati tra il 2012 e il 2023. I testi vengono confrontati nei momenti più rilevatori dell’esperienza di quando si viene in contatto con una persona disabile. Il primo incontro (con il proprio figlio o sorella disabile), la reazione che ne segue (di accettazione o di rifiuto), le trasformazioni che questo evento comporta, in particolar modo quando il genitore, per fare un esempio, è anche uno scrittore ed è quindi proprio attraverso la scrittura che avviene questa trasformazione.

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