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Abitare le differenze - Per stimolare una riflessione sulla figura dell’insegnante di sostegno

21 Maggio 2024

Mario Paolini
Abitare le differenze - responsabilità e passioni del fare sostegno
Roma, Conoscenza, 2024

“L’obiettivo principale di questo scritto è di fornire ai lettori qualche elemento di 'scomodità' per riflettere, piccoli input per imparare ad amare una professione complessa e, a volte, difficile ma allo stesso tempo profondamente restitutiva; per guardarsi intorno e trovare un proprio modo per entrare con curiosità e disponibilità nell’incontro con l’inatteso, nella relazione tra differenti: senza pietismo e senza certezze, condividendo le cose che funzionano oltre a quelle che non vanno bene, i successi prima e più degli insuccessi”.

L’intento dell’autore è proprio quello di stimolare una riflessione sulla figura dell’insegnante di sostegno, prevista dalla legislazione italiana e non sempre utilizzata al meglio delle sue potenzialità. Nel complesso passaggio dal diritto all’inserimento nella scuola di tutti al processo di integrazione fino alla vera inclusione e quindi alla piena accettazione di alunni e alunne con disabilità così come sono, l’insegnante di sostegno rappresenta un tassello importante.

Come sostiene Paolini “La cultura dell’inclusione è un’eccellenza della scuola italiana costruita negli anni con il contributo di molte persone, è una storia da conoscere per proseguirne la costruzione, facilitando l’incontro tra le differenze, orientati alla cultura della legalità e della pace”. Mentre si tende a pensare che anche gli insegnanti di sostegno siano dei tecnici cui affidare, è bene ricordare quanto diceva Andrea Canevaro a questo proposito: “comporta un impegno non facile e che non può essere assicurato per ordine di servizio, ma va conquistato come si conquista la credibilità: sul campo, e grazie a una formazione iniziale e continua, permanente, adeguata. Si tratta di creare l’insieme attraverso un progetto che non può diventare solo il progetto di chi insegna sostegno”.

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