Pandemia e comunicazione
Quali sono i problemi di comunicazione che hanno incontrato le persone con deficit uditivo durante la pandemia? E come risolverli? Un laboratorio di valutazione delle tecnologie disponibili che durerà un intero anno, coordinato dalla cooperativa Accaparlante in rete con molti gruppi dell’area metropolitana milanese , finanziato dalla Fondazione di Comunità di Milano.
La pandemia generata dal virus SARS-CoV-2 ha colpito doppiamente le persone sorde ed ipoacusiche.
La “mascherina” (DPI) a schermo della bocca impedisce la lettura labiale e la visione della mimica facciale. La comunicazione a distanza (video chat..), non è stata accompagnata dagli accorgimenti utili per i soggetti con disturbi uditivi: Le due misure ne aggravano l’esclusione dal contesto comunicativo, con pesanti effetti sulla loro vita sociale, lavorativa e culturale. Emerge il fabbisogno di ripristino urgente delle condizioni per l’accesso alla comunicazione sociale ed interpersonale dei soggetti con disturbi uditivi, stimati in Italia in circa 7,2 milioni (fonte Airs, 2018).
A fronte del disagio, sono disponibili alcune soluzioni e tecnologie (app per la trascrizione automatica, sottotitolazione video, video interpretariato in lingua dei segni da remoto…), utili ma non ancora note, sperimentate, ed introdotte nei contesti d’uso: un tesoro di innovazione non usato perché non conosciuto a sufficienza dalle persone, gli stakeholder, gli enti.
L’obiettivo generale del progetto consiste nell’individuazione, valutazione e più ampia diffusione delle tecnologie di supporto alla comunicazione accessibile presso la popolazione target, nel segno di un approccio inclusivo in ogni contesto comunicativo (design for all). Le azioni progettuali consistono in:
a) Team building ed elaborazione del modello generale di intervento;
b) Sensibilizzazione contesto ed attivazione rete di sostegno;
c) Laboratorio per l’assessment tecnologico della comunicazione accessibile
d) Sperimentazione sul territorio delle tecnologie per la comunicazione accessibile (sessioni dimostrative e sportello di assistenza).
Saranno coinvolti circa 100 soggetti con deficit dell’udito, coinvolgendo enti e stakeholder.
Il risultato finale consiste nella rimozione degli ostacoli che impediscono ai soggetti con deficit dell’udito l’accesso alla comunicazione in presenza ed a distanza, nel corso della pandemia.
PassIn, il sito del progetto.