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Il gruppo di lavoro che ha selezionato i video ed elaborato le schede: Annalisa Brunelli, Emanuela Cocever, Giovanna Di Pasquale, Luca Missiroli, Vittorio Severi, Fabrizio Varesco, Luisa Zaghi.

In collaborazione con gruppo multimediale Impronta.



Dialogo fra servizi, territori e famiglie. Buone prassi per una crescita collettiva

Registrazione effettuata nel 2018 dal gruppo Multimediale Impronta presso la cooperativa Akkanto di Santarcangelo di Romagna come contributo per il Convegno “2006-2016 Dalla biblioteca di tutti agli in book per tutti”.

Nel video Andrea Canevaro offre una riflessione sul tema del dialogo fra servizi, territori e famiglie. proponendo indicatori e buone prassi per una crescita collettiva.
Sul dialogo Andrea Canevaro pone l’accento su alcuni aspetti: la salienza che implica vedere qualcosa che salta agli occhi, saper cogliere le novità. Spesso chi è sempre accanto non si accorge della crescita, ci vuole un occhio esterno. Ci dev’essere un dialogo fra chi è accanto sempre e chi è più distante; il dialogo non dev’essere fatto solo con chi ha “titolo”, anche altri possono avere cose interessanti da dire, dev’essere aperto a chi ha altri punti di vista se no si dicono solo cose che si sanno già; per crescere sono necessarie sia l’esperienza individuale che l’intreccio sociale, l’ascolto dell’altro.
Cresciamo se includiamo anche la sofferenza, il distacco, il dolore, l’attesa perché è la realtà che ce li offre, il mondo è visto da diversi luoghi che compongono la crescita.
Andrea Canevaro intreccia a questi passaggi le riflessioni sui libri indicando come: i libri distinguono l’uomo dagli altri essere viventi, è un modo di usare diversamente qualcosa che prima aveva un altro uso (per esempio la pelle, la pergamena…). I libri sono composti da tante cose, chi scrive, chi corregge, chi stampa; ci sono molti ruoli e quindi un’organizzazione, senza la quale i libri non esistono. Quell’organizzazione è anche nel libro: un intreccio di diversi punti di vista e un mettersi insieme per costruire un tessuto;  la multifunzionalità, l’identità plurale (lo stesso soggetto vede il mondo da diversi punti di vista) arricchisce nel dialogo anche se apparentemente ci può essere contrasto; il tessuto è fatto di trame con composizioni contrastanti se no non sta insieme. In questo senso il contrasto diventa arricchisce e non è sterile. I libri introducono la logica del bricolage (assemblare cose diverse) e intrecciano costruendo novità.
Bisogna mettersi nei panni degli altri e domandare quello che possono dirci e che non sappiamo così troveremo completamento al dialogo che permette la crescita collettiva.

Parole chiave

Dialogo

Ascolto dell’altro

Identità plurale

Crescita collettiva

Indicazioni per approfondire

Teresa Bassa Poropat, Luca Chicco, Franca Amione, Narrazione e ascolto. L'autobiografia come strategia di intervento nella relazione di aiuto, Carocci, 2003

Andrea Canevaro e Angelo Errani (a cura di), La parola che forma. Fiabe, poesie, racconti e sceneggiature per riconoscersi e riconoscere, Erickson, 2022